A.T Animali Terapeuti Onlus
Negli ultimi decenni la relazione uomo-animale si è sostanzialmente modificata e si è affermata la consapevolezza che da tale relazione l’uomo, in particolare bambini, persone anziane e coloro che soffrono di disagi fisici e psichici, può trarre notevole giovamento. La convivenza con gli animali d’affezione, se correttamente impostata, può rappresentare già di per sé fonte di beneficio per la società e gli animali domestici possono svolgere anche un importante ruolo di mediatori nei processi educativi e terapeutico-riabilitativi. Si è pertanto osservata la diffusione in diversi ambiti, sia pubblici che privati, degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA, genericamente noti come pet therapy). Gli IAA hanno valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa e prevedono l’impiego di animali domestici. Gli animali maggiormente impiegati sono il cane, il cavallo, l’asino, il gatto ed il coniglio. Tali interventi sono rivolti prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, dipendenti da qualunque causa, ma possono essere indirizzati anche a individui sani. Gli IAA devono essere improntati al rispetto della legislazione vigente e, nei processi educativi e terapeutico-riabilitativi, su criteri scientifici e richiedono l’applicazione di protocolli che contemplino la presa in carico del paziente/utente, la stesura di un progetto, la definizione degli obiettivi, la verifica periodica dei risultati raggiunti e la capacità di lavorare in équipe da parte di specialisti che spesso appartengono ad ambiti scientifici e culturali molto diversi.
I.A.A Interventi Assistiti con gli Animali – Definizione:
Gli IAA sono una relazione significativa tra l’uomo e l’animale, condotta con professionalità specifica al fine di facilitare e potenziare l’intervento sul piano terapeutico, educativo e di socializzazione, volto all’ incremento del benessere della persona, nel rispetto dell’animale.
I benefici degli I.A.A
Le interazioni uomo-animale possono dare i seguenti benefici ad adulti e bambini istituzionalizzati:
- Empatia (capacità di identificarsi con l’altro)
Alcuni studi rilevano che il bambino che vive in casa con un animale considerato come un membro della famiglia, ha sviluppato maggiore empatia di bambini senza animali in casa. II bambino vede gli animali come pari. È più facile insegnare ad un bambino ad essere empatico con un animale che con una persona. Gli animali sono come appaiono. Gli uomini non sono così diretti. Si può insegnare al bambino a leggere il linguaggio del corpo dell’animale. La comprensione di quello che un animale prova è più semplice che la determinazione di quello che prova una persona in quanto l’animale è spontaneo e vive al momento. Quando il bambino diventa grande, la sua capacità di entrare in empatia con gli animali viene trasferita alle sue esperienze con gli altri esser umani.
- Focalizzare l’attenzione all’esterno (Imparare a conoscere l’ambiente esterno).
Gli individui che hanno malattie mentali o scarsa autostima focalizzano la loro attenzione su se stessi; gli animali possono aiutarli a rivolgere la loro attenzione all’esterno. Piuttosto che parlare e pensare di se stessi e dei loro problemi, essi imparano a focalizzare l’attenzione sugli animali.
- Favorire la crescita e lo sviluppo di un altro essere vivente.
Si apprendono le capacità di curare altri esseri viventi. Molti bambini a rischio non hanno appreso le abilità di cura attraverso i canali tradizionali – i loro genitori. Quando un bambino impara a prendersi cura di un animale, egli può sviluppare queste capacità. Psicologicamente, quando una persona si occupa di altre creature, comprende il proprio bisogno di essere accudito.
- Relazione (Una relazione di fiducia reciproca o un sentimento di collegamento o di unione)
Gli animali possono aprire un canale di comunicazione tra paziente e terapista. Nei luoghi adibiti alla terapia, gli animali danno sicurezza emotiva. Se il terapista ha un animale nel proprio ufficio, il paziente ne ha una percezione positiva. La presenza dell’animale può far breccia sulla iniziale resistenza del paziente. E’ molto probabile che i bambini proiettino i loro sentimenti e le loro esperienze su un animale.
- Accettazione (Accettazione favorevole o approvazione).
Gli animali accettano gli altri senza riserve. Essi non si preoccupano di come una persona appare o di quello che dice. Un animale accetta senza giudicare, perdona e non conosce i giochi psicologici che spesso utilizzano le persone.
Classificazioni degli IAA
Gli interventi assistiti con gli animali si differenziano in:
ATTIVITA’ ASSISTITA CON GLI ANIMALI (AAA)
E’ prevalentemente un intervento di tipo ludico-ricreativo e di supporto psico-relazionale, finalizzato al miglioramento della qualità della vita di varie categorie di utenti (bambini, soggetti portatori di handicap, pazienti ospedalizzati, pazienti psichiatrici, anziani, detenuti, etc). Nelle AAA la relazione con l’animale costituisce fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali; tali attività sono rivolte al singolo individuo e/o ad un gruppo di individui (anziani, soggetti con disabilità intellettiva e/o fisica, minori ospitati in comunità di recupero, persone ospedalizzate, alunni nel contesto scolastico).
Caratteristiche: non sono necessari obiettivi specifici e programmati per ciascuna visita.
TERAPIA ASSISTITA CON GLI ANIMALI
E’ un’attività finalizzata a migliorare le condizioni di salute di un paziente mediante specifici obiettivi. Costituisce un supporto che integra, rafforza e coadiuva le terapie normalmente effettuate per il tipo di patologia considerato e pertanto viene definita co-terapia. Può essere impiegata con pazienti affetti da varie patologie, con i seguenti obiettivi: cognitivi, comportamentali, psicosociali, psicologici.
Caratteristiche: individuazione di obiettivi specifici, valutazione dei progressi. Le TAA sono progettate sulla base delle indicazioni sanitarie e psico-relazionali fornite dal medico e/o psicologo di riferimento del paziente e prevedono precisi obiettivi e indicatori di efficacia.
EDUCAZIONE ASSISTITA CON GLI ANIMALI (EAA)
E’ un intervento educativo che ha l’obiettivo di favorire il miglioramento del benessere psico-fisico e sociale e la qualità di vita della persona, a rinforzare l’autostima e a ricreare il senso di normalità del soggetto coinvolto. Attraverso la mediazione degli animali domestici vengono attuati anche percorsi di rieducazione comportamentale.
L’EAA trova quindi applicazione in diverse situazioni quali:
- prolungata ospedalizzazione o ripetuti ricoveri in strutture sanitarie;
- difficoltà dell’ambito relazionale nell’infanzia e nell’adolescenza;
- disagio emozionale;
- difficoltà comportamentali e di adattamento socio-ambientale;
- situazioni di istituzionalizzazione di vario tipo (anziani, pazienti psichiatrici, comunità per minori, carceri, etc.);
- condizioni di malattia e/o disabilità che prevedano un programma di assistenza domiciliare integrata.
Normativa nazionale
Le normative italiane che regolamentano gli interventi assistiti con gli animali.
Accordo tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)” sancito il 25 marzo 2015 | PDF
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali – Istituzione di nuovi Centri di referenza nazionali nel settore veterinario (09A11290) – G.U. Serie Generale n. 225 del 28 settembre 2009 | PDF
Accordo Stato-Regioni sul benessere degli animali da compagnia e pet-therapy – 6 febbraio 2003 | PDF
L’équipe multidisciplinare
Gli IAA, in particolare le TAA e le EAA, prevedono il coinvolgimento di un’équipe multidisciplinare in grado di gestire la complessità della relazione uomo-animale, composta da diverse figure professionali, sanitarie e non, e operatori che concorrono alla progettazione e alla realizzazione dell’intervento, ognuno per le proprie competenze, lavorando in stretta collaborazione.
La scelta dell’équipe multidisciplinare rappresenta un momento fondamentale, in quanto deve essere diversificata in base agli ambiti e obiettivi di intervento, alle specifiche esigenze del paziente/utente e dell’animale impiegato.
Le figure professionali e gli operatori coinvolti sono:
Per tutti gli IAA:
Medico veterinario esperto in IAA: collabora con il responsabile di progetto, o dell’attività in caso di AAA, nella scelta della specie animale e della coppia coadiutore – animale, valuta i requisiti sanitari e comportamentali dell’animale impiegato e indirizza alla corretta gestione dello stesso assumendone la responsabilità;
Coadiutore dell’animale: prende in carico l’animale durante le sedute. In tali fasi assume la responsabilità della corretta gestione dell’animale ai fini dell’interazione e provvede a monitorarne lo stato di salute e di benessere, secondo i criteri stabiliti dal medico veterinario al quale riferisce eventuali sintomi di malattia o di disturbi del comportamento. Il coadiutore dell’animale è in possesso di comprovata esperienza nella gestione delle specie animali impiegate negli IAA.
Per le TAA, inoltre:
Responsabile di progetto: coordina l’équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti. È un medico specialista o uno psicologo-psicoterapeuta;
Referente d’intervento: prende in carico la persona durante la seduta ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Il responsabile di progetto, per tale ruolo, individua un’idonea figura professionale dell’Area sanitaria di cui al D.I. 19/02/2009 o appartenente alle professioni sanitarie (ex Legge 43/2006 e D.M. 29/03/2001) e di documentata esperienza e competenza in relazione agli obiettivi del progetto stesso.
Per le EAA, inoltre:
Responsabile di progetto: coordina l’équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti. E’ un pedagogista, educatore professionale, psicologo o psicologo-psicoterapeuta. Referente di intervento: prende in carico la persona durante la seduta ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Il responsabile di progetto, per tale ruolo, individua una figura professionale in possesso di diploma di laurea triennale (o titolo equipollente) in ambito socio sanitario, psicologico o educativo oppure in possesso di documentata esperienza e competenza in relazione agli obiettivi del progetto stesso, assumendosene la responsabilità.
Per le AAA, inoltre:
Responsabile d’attività: organizza e coordina le attività. Il ruolo di responsabile nelle AAA può essere ricoperto da figure professionali e operatori con esperienza e competenza in relazione agli obiettivi dell’attività stessa.
Approfondimento
“Una esperienza di Pet Therapy in aiuto alla Malattia di Alzheimer” di Aldo La Spina e Tiziana Gori